antropologo
Marco Aime
Antropologo culturale e saggista italiano, ha condotto indagini sul campo in vari Paesi dell’Africa occidentale, dove ha studiato il tema del viaggio che, insieme a quello della differenza e dell’identità, costituisce l’infrastruttura epistemologica delle sue ricerche. Acuto indagatore del diverso, ne ha sottolineato le valenze spiazzanti e trasformative. Consulente scientifico del festival Dialoghi di Pistoia, dedicato all’antropologia del contemporaneo, fin dalla sua nascita, nel 2010, ha partecipato a tutte le edizioni e ha scritto due libri e collaborato a quattro volumi per la collana Dialoghi sull’uomo (Utet).
Pubblicazioni
- Il primo libro di antropologia (2008) Einaudi
- La fatica di diventare grandi (con Pietropolli Charmet 2014) Einaudi
- Una bella differenza (2015) Einaudi
- Comunità (2019) Il Mulino
- Classificare, separare, escludere (2020) Einaudi
- Il mondo che avrete (con A.Favole e F.Remotti 2020) UTET
- Pensare altrimenti (2020) ADD Editore
- Il grande gioco del Sahel (2021) Bollati Boringhieri
- L’altro e l’altrove (2021) Einaudi
Torino 1956
La passione di Aime per l’antropologia nasce dai suoi primi viaggi tra le montagne dell’Hindukush e del Karakorum nel 1983 e successivamente, nel 1984 in Mali. Nel 1988 si laurea a Torino con una tesi di antropologia alpina sulle credenze di magia dei montanari della valle Grana (Cuneo). Successivamente si dedica alla professione di giornalista, scrittore e fotografo freelance. Nel 1992 vince un dottorato di ricerca presso l’Università di Torino, conducendo una ricerca sul terreno tra i Tangba-Taneka del Benin settentrionale. Nel 1999 entra come ricercatore presso l’Università di Genova, dove si dedica all’insegnamento.
Il primo libro di antropologia
2008
Diventare grandi
2014
Una bella differenza
2015
Il mondo che avrete
2020
Pensare altrimenti
2020